martedì 16 febbraio 2010

Starnazzamenti quotidiani


Mah... Non ho più parole... Mi aggiro nei labirintici ed umidi meandri della cosiddetta informazione e non capisco più niente. Alla faccia di chi ritiene questa l'era dell'informazione. Non compio più neanche quel gesto "da cittadino" che è, anzi sarebbe, l'acquisto di uno o più quotidiani. I settimanali non li guardo nemmeno. Rimane qualche mensile o trimestrale da "approfondimenti tardivi", che resta un labile appiglio con quella che fu l'Informazione. Ormai sono convinto che siamo stati riportati al Medio Evo, allo stadio di servitù della gleba, e l'unico orizzonte possibile rimane quello a portata dei sensi. Oddio, invero anche le cronache locali sono ridotte al lumicino. Le notizie, quelle vere, locali, nazionali o internazionali, si sentono ormai solo per sentito dire, di sfuggita fra una chiacchera al bar e una passeggiata pomeridiana. Soverchiate da un rumore di fondo gracchiante e fastidioso. Non sarà un caso che nel tempo degli MP3 si riscoprano i vecchi vinili... Come se un vecchio appassionato di hi-fi non l'avesse mai detto prima, del resto : il cd ti consente di sentire "quantitativamente" meglio, senti più cose, più suoni, elimini quel ronzio di sottofondo, l'acoustic feedback, la seccatura della manutenzione dei piatti, delle testine (ah sì, i "pick-up"), le scuole dei vari tipi di "braccio" (a "S", dritto, tangenziale...) e di trazione (a cinghia, servoassistito al quarzo), della registrazione (si registrava il vinile su cassetta appena comprato, e si riascoltava la cassetta per non usurare il disco), ogni volta il cd suonava "nuovo" mentre il disco si riempiva di micro (e macro!!!) "righe" fino a far "saltare" la puntina (e si sapevano a memoria tutti i punti "critici", tanto che poi se si sentiva lo stesso disco, ma nuovo, se ne sentiva la mancanza) o, nel miglior caso, a distorcere un pò i suoni. Sì, certo un pò "freddino", così digitalmente sempre perfetto, intonso... E appunto "qualitativamente" anche il più sdozzo dei giradischi restituiva un calore ed una "familiarità" che il cd si sognava la notte. Insomma, un pò come mangiare il pane appena sfornato contro il riscaldare nel microonde quello impacchettato del supermercato.

Ecco, l'informazione oggi è esattamente così : così fredda, distaccata e distante da doversi reinventare ogni giorno un'Apocalisse, una scusa per strillare, per farti sentire sull'orlo del baratro, anche, direi sopratutto, se si tratta del Beneamato Nulla.

La Scienza ormai è trattata come una sorta di magia e i medici o gli scienziati in rigorosi camici asettici, vengono intervistati come sciamani, anzi, come sommi sacerdoti esegeti dell'altissima volontà degli Dei, pardon, della Natura. Manca solo che mettanno gli "ooooohhhh" di sottofondo ad ogni foto dello Hubble e poi siamo alla sit-com. Di Economia non si parla, tanto va tutto bene, no? Che sia ormai evidente che è cambiata la struttura stessa del produrre e che ciò comporti un totale stravolgimento della società così come si è strutturata negli ultimi due secoli e mezzo, non gliene frega un beato accidenti a nessuno. Tranne che dire che bisogna diventare tutti dei "programmatori", dei "creativi". Eh, sì, decine di milioni di creativi... E che ci potremo inventare dopo migliaia di inutili applicazioni per Iphone e parenti stretti? Facciamo tutti gli stilisti? Alè, tutti in fila all'ennesimo corso europeo di riqualificazione : addetto allo style management di punto vendita, ovvero, come si diceva prima del trionfo del vero homo novus, l'Idiota del Market(t)ing, il "vetrinista". Ma tanto anche lì è finita : i negozi li disegnano un paio di architetti "di tendenza", cioè che hanno introitato il DNA dell'Idiota di cui sopra, nel loro loft di Soho e poi si fanno i negozi tutti uguali, a Parigi come a Canicattì. Diventiamo tutti "sistemisti AS400"? Si può fare, ma poi quando esce l'AS500? E così, consci della fragilità del sistema post-industriale si sono inventati una deregulation del lavoro partita con i migliori propositi (di cui non a caso è lastricato l'Inferno) e sfociata nella vera ed unica occupazione che "tira" : elaborazione buste paga. La disciplina è così frammentata che uno dei lavori che tira di più è quello di colui che capisce (lo capisce, lo intuisce, perchè è impossibile saperlo con certezza) quanto pagare i servi della gleba che vivono di contratto a progettino, di collaborazioni fattive, di affiancamenti sfiancanti, di asservimenti coatti, di assunzioni (sì, per via rettale) temporanee, transitorie ed eventuali, insomma quelle decine di acronimi all'americana oggi così di moda e così a modo, educatamente sfornati da Idioti (di cui sopra) allo scopo di non farti sentire o capire in che razza di merdaio sei finito.

Attenzione però, si stanno già accorgendo che così le famiglie stanno scoppiando, sia nel senso che i redditi sono insufficienti, sia nel senso che i figli sono sempre più abbandonati a loro stessi e diventano carne da macello per la strada. E ciò qualche scompiglio lo crea ancora. Ma non vi preoccupate : sono gli ultimi rantoli di un senso delle cose che sta scomparendo, quei preconcetti stantii come famiglia, educazione, cultura, senso dello Stato, senso di appartenenza, quella roba lì, dai, la cittadinanza, diritti, doveri... Vuoi mettere con la S. Discrezionalità? Eh, su, ancora un paio di spallate e ci siamo. Sono sempre più lontani i tempi in cui il pater familias lavorava e la dolce metà stava a casa ad accudire la prole e si riusciva a sopravvivere dignitosamente. Ma la colpa è nostra, dei bamboccioni (tanto lo siamo tutti, in un modo o nell'altro). E delle donne che hanno voluto a tutti i costi fare come gli uomini (e qui qualcosina di vero ci sarebbe). Non di èlites che hanno saputo attuare politiche urbanistiche tali per cui oggi ci vuole una vita per saldare un mutuo (e ci lamentavamo che i nostri padri lo avevano sul gozzo per "soli" quindici o vent'anni), non per l'utilizzo della Pubblica Distruzione (e dello Stato in generale) quale carta assorbente di disoccupati sfornati a getto continuo da corsi di laurea stupidamente aperti a tutti (il reddito non c'entra : bastava semplicemente un esamino di ammissione... Del resto se il "democratico" Umberto Eco lo ha imposto nella sua facoltà-creatura, un senso evidentemente c'è... Poi magari si potevano fare mutui statali per lo studio come in tutti i paesi normali, a tassi agevolatissimi... Oddio, troppa fantasia!!!) o diplomati a macchina sull'onda sessantottina (poche palle : il sei politico non ce lo siamo mica inventati di recente).

Già, a proposito di tassi, mutui, finanza, che dire dell'incapacità dello Stato di imporre uno standard di servizio alle banche? Si sono accorti dopo secoli del furto rappresentato dalla commissione di massimo scoperto (sulle altre magagne tipo la "commissione di chiusura trimestrale" o la "commissione sul conto non affidato" - che è fantastica, perchè è una commissione che viene applicata a chi non chiede un fido, ovvero non fa tenere alla banca del capitale sostanzialmente in sofferenza, cioè fermo - si stanno ancora informando. Tanto loro c'hanno la Convenzione Privilegium), gliel'hanno fatta togliere e le banche se ne sono inventate di nuove. Ma perchè non imporre un "servizio minimo" per legge con range di prezzi stabilite dall'authority del caso? Mah, difficilissimo, finchè le banche tengono i partiti per le palle dei finanziamenti... E poi che authority? Quelle che non sanno neanche non dico sorvegliare le transazioni di Borsa, ma imporre alle società dei servizi (telefonici, su tutti gli altri) almeno di avere siti internet semplici e chiari (non dico i contratti trasparenti, non penso al nugolo di tariffe e di offerte che poi diventano tariffe-capestro, nooooo, più semplice : mi basterebbe con due clic sapere come aprire/disdire un contratto o passare di operatore in meno di sei mesi e dodici raccomandate A/R, e il costo reale dell'ambaradan).

Ma ciò che dà più fastidio è che le norme e le contro-norme sembrano cambiare così velocemente che tu, onesto e solerte ex-cittadino, se ti capita di recarti in un ufficio pubblico sei intimidito e soverchiato dal fatto che di ogni minima cazzata si è montato un apparato di moduli e contro moduli proporzionalmente alla quantità di lavoro burocratico che i personal computer oggi consentono svolgere : si è infittito il tutto per trovare qualcosa da fare alle eccedenze umane assunte o in tempi in cui ancora si scriveva tutto a mano, anche le raccomandazioni, o che non potevano aspirare a fare le veline o che, al contrario, aspiravano benissimo : insomma quel 50% di personale pubblico che da sempre è in più e che, sempre causa le èlites gaudenti, del resto non si sapeva neanche dove mettere.

Bene, la tecnologia, la globalizzazione, l'ignavia e il permissivismo, ben distribuiti, ci hanno portati trionfalmente fin qui : adesso diteci cosa fare di bello. Ed evitate gli starnazzamenti quotidiani di cui fate ormai l'unico strumento di discussione. Non avete molto tempo.